FIJLKAM precisa: “nessun incubo”

FIJLKAM precisa: “nessun incubo”

    L’Ufficio Stampa della FIJLKAM trasmette alcune precisazioni in relazione all’articolo “Un brutto sogno?” pubblicato su questo mezzo di comunicazione. Di seguito il testo integrale.   Spett.le Redazione di ItaliaJudo, vi scriviamo in merito all’articolo, pubblicato sul vostro sito internet lo scorso 3 ottobre, intitolato “Un brutto sogno”. Riteniamo infatti doveroso esprimere il punto […]

Pubblicato da FIJLAKM il 15 Ott 2013 in Ostia

 

 

L’Ufficio Stampa della FIJLKAM trasmette alcune precisazioni in relazione all’articolo “Un brutto sogno?” pubblicato su questo mezzo di comunicazione. Di seguito il testo integrale.

 

Spett.le Redazione di ItaliaJudo,

vi scriviamo in merito all’articolo, pubblicato sul vostro sito internet lo scorso 3 ottobre, intitolato “Un brutto sogno”.

Riteniamo infatti doveroso esprimere il punto di vista della Federazione riguardo alcuni passaggi dell’articolo che, a nostro avviso, non trovano corrispondenza in quanto effettivamente deliberato dal Consiglio Federale nella sua ultima riunione.

Innanzitutto, non ci risulta che “molti atleti italiani sarebbero voluti essere ad Almaty”: a quanto ci consta una sola atleta ha manifestato questa intenzione e, in accordo con la Direzione Tecnica, ha poi optato per la partecipazione alla successiva gara di Grand Prix.

Va poi segnalato, per inciso, che l’utilizzo del plurale in riferimento ai Direttori Tecnici è motivato semplicemente dal fatto che il Consiglio Federale si rivolge istituzionalmente ai tre settori in cui si articola la Federazione, Judo, Lotta e Karate.

Ma il cuore del discorso riguarda il concetto espresso dal Consiglio in merito alle modalità di selezione delle Rappresentative Nazionali per le massime competizioni internazionali.

E qui è necessario fugare dubbi ed equivoci: per massime competizioni internazionali si intendono i Campionati Europei e Mondiali.

In questo ambito è opportuno ribadire con chiarezza che il Consiglio Federale, nel rispetto delle indicazioni dei Consigli di Settore e della discrezionalità delle Direzioni Tecniche, ha unicamente affermato un principio di massima secondo il quale, per formare le Squadre Nazionali, è di fondamentale importanza affidarsi ad una valutazione della effettiva competitività degli atleti, basandosi per quanto possibile sul percorso complessivo di maturazione agonistica che non corrisponde necessariamente ad una affermazione in una finale di un Campionato Italiano Assoluto.

Tutto ciò, peraltro, non mette assolutamente in discussione la libera partecipazione ai Tornei Internazionali, strada percorsa con convinzione dalla Federazione – decisamente a “marcia avanti” – così come sottolineato dal comunicato relativo all’ultimo Consiglio di Settore Judo, pubblicato a luglio scorso sul sito federale, nel quale si prende atto con soddisfazione del successo crescente dell’iniziativa.

Pertanto, appare fuorviante attribuire i connotati di “un brutto sogno” ad una politica federale rivolta invece, con caparbietà ed onestà intellettuale, alla ricerca dei percorsi tecnici e progettuali ritenuti i più idonei a conseguire i traguardi auspicati da quanti hanno a cuore le nostre discipline.

 

 

Clicca qui per leggere “Un brutto sogno?”

 

 


  1. Nando says:

    Ora si che faccio sogni tranquilli! 😉

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