Tricolori universitari alle donne e alle squadre

Tricolori universitari alle donne e alle squadre

Condensata in poche ore, è stata vivace la seconda giornata di gara dei Campionati Nazionali Universitari che oggi ha assegnato i sette tricolori femminili insieme al tricolore a squadre maschile rimasto per il secondo anno nelle mani del team parmense padrone di casa. Forse in previsione delle Universiadi del prossimo luglio, paurosamente cresciuto il livello […]

Pubblicato da AC il 24 Mag 2015 in

Condensata in poche ore, è stata vivace la seconda giornata di gara dei Campionati Nazionali Universitari che oggi ha assegnato i sette tricolori femminili insieme al tricolore a squadre maschile rimasto per il secondo anno nelle mani del team parmense padrone di casa.

Forse in previsione delle Universiadi del prossimo luglio, paurosamente cresciuto il livello della gara femminile con la presenza di numerose professioniste che hanno dato vita a scontri degni di una finale degli Assoluti. È stato soprattutto il caso dei 57 kg che mettendo fin da subito a confronto tutte le più quotate, capitate insieme nella poule alta del tabellone, hanno animato la giornata con incontri al cardiopalmo.

Il primo tricolore della mattinata è andato alla napoletana Angela Giammattei che in finale ha regolato con una bomba un’ostica Shannon Ruggeri confermandosi per la terza volta d’oro ai CNU; sul terzo gradino del podio Cristina Grosu e Agnese Consani.

Mamma Elena Moretti è tornata in gara e senza difficoltà si è imposta nei 52 kg, superando Maddalena Baroni e Sara Fabbroni e quindi eliminando con un poderoso o-uchi-gari la romana Rebecca Conti. Anna Bartole e Rossana Gentile hanno conquistato il bronzo.

Agguerritissime le atlete dei 57 kg che si sono date battaglia senza riserve: ad avere la meglio è stata Valentina Giorgis, che ha superato Anna Righetti, Monica Iacorossi e con un fulmineo de-ashi-barai ha conquistato la finalissima con Beatrice Vittoni in pochi secondi. In terza piazza Monica Iacorossi e Anna Righetti.

Alessia Regis ha invece sbaragliato i 63 kg: eliminate Alessandra Davoli, Elisa Cittaro e Giulia Vario, la torinese ha vinto la finalissima inchiodando al suolo Giorgia Dalla Corte. Sul terzo gradino del podio Alice Perin e Martina Epifani.

A Valeria Ferrari il tricolore dei 70 kg: in finale la veronese ha dato battaglia a Carola Paissoni, messa alle strette sul piano tattico e superata con un bilancio di quattro sanzioni a una. Le medaglie di bronzo ad Alessia Grazia e a Carolina Bendoni.

Anche la finalissima dei 78 kg si è giocata sul filo degli shido: ad avere la meglio Lucia Tangorre che ha contenuto abilmente un’ottima Melora Rosetta confermandosi sul primo gradino del podio per il secondo anno consecutivo. In terza piazza le battagliere Giulia  Zuliani e Chiara Meucci.

Chiusa in pochi secondi la categoria over 78 kg: fulminea, la calabrese Debora Sala che ha schiantato Anastasia Di Fabio con un rapido e poderoso seoi nage.

Come sempre entusiasmante, la gara ha squadre maschile ha fatto da contorno al tricolore femminile. Sul tatami solo sei dei nove team prescritti, con i Campioni uscenti del CUS Parma in gran forma, al punto da bissare il successo dello scorso anno: superato il CUS Catania (La Fauci, Leonardi, Nicolosi, Raciti, Milazzo, Pappalardo), il team composto da Nicolò Bonati, Jacopo Cavalca, Gabriele Melegari, Lorenzo Sanità, Pierluigi Setti, Donnino Rastelli e Marco Peschiera ha conquistato la finalissima con i ragazzi del CUS Genova (Mancioppi, Boccotti, Ferrari, Langella, Cavanna) per tre vittorie a due. Sul terzo gradino del podio il CUS Catania e il CUS Milano (Piredda, Covini, Merino, Balzarro, Boldetti, Ghidini).

Superata ampiamente la prova organizzativa per il team del CUS Parma supportato dal Comitato Regionale FIJLKAM Emilia Romagna, che ha messo a punto un organizzazione degna di una finale “vera”; positiva anche la collaborazione tra tecnici ed ufficiali di gara nel comune interesse di dare il meglio agli atleti in gara. Una nota positiva a margine: lo scorso anno, campionessa di umiltà prima ancora che grande atleta della storia del judo azzurro, a gestire il parterre ci fu Donata Burgatta; a raccogliere la sua eredità quest’anno c’è stata un’altra campionessa silenziosa: Paola Postiglioni che con i suoi ragazzi ha garantito la massima efficienza a bordo tatami.

Il prossimo appuntamento con gli atleti universitari saranno le tanto attese Universiadi di Gwangju: a breve conosceremo i nomi degli otto azzurri chiamati a prendervi parte e…confidiamo che la coerenza sia il punto di partenza della migliore selezione dei migliori.

Clicca qui per il report della prima giornata di gara


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