Mondiali di Abu Dhabi: Carlino è settimo

Mondiali di Abu Dhabi: Carlino è settimo

Si chiude con un settimo posto la prima giornata azzurra ai Campionati Mondiali Junior 2015 di Abu Dhabi: è stato Andrea Carlino il migliore degli italiani in gara, unico del team azzurro a calcare il tatami del Final Block. Andrea ha inaugurato la giornata mondiale prendendosi un’importante rivincita col russo Ayub Bliev che lo aveva fermato in semifinale lo scorso […]

Pubblicato da AC il 23 Ott 2015 in Abu Dhabi

Si chiude con un settimo posto la prima giornata azzurra ai Campionati Mondiali Junior 2015 di Abu Dhabi: è stato Andrea Carlino il migliore degli italiani in gara, unico del team azzurro a calcare il tatami del Final Block.

Andrea ha inaugurato la giornata mondiale prendendosi un’importante rivincita col russo Ayub Bliev che lo aveva fermato in semifinale lo scorso giugno all’European Cup di Liebnitz; è stato infatti il torinese ad avere la meglio schiantando fulmineo il russo. Con determinazione e furbizia, Andrea ha quindi superato anche il secondo turno con l’argentino Nicolas Gomez, fermato da una sola penalità. E’ stato invece fatale lo scontro col georgiano Irakli Kupatadze: uno yuko ottenuto con un o-goshi a contatto ha frenato la scalata di Andrea, nonostante una successiva azione di gaeshi tutta “braccia e agilità”, avrebbe potuto rimettere in discussione le sorti dell’incontro…se solo fosse stata valutata!  Ad insidiare il cammino azzurro ci ha pensato infine Natig Gurbanli, Campione Mondiale under 18 nel 2013: aggressivo fin dalla partenza, l’azero non ha lasciato molto spazio al torinese che pur rispondendo con caparbietà è stato sorpreso da una violenta azione a contatto che l’ha schiacciato al suolo con vigore, costringendolo in settima piazza.

Fermati al secondo turno i compagni di squadra Angelo Pantano Manuel Lombardo: il folletto di Furci ha inaugurato la giornata fulminando con un potente seoi-nege il mongolo Battluga Gambaatar, ma è stato portroppo l’inglese Samuel Hall ad avere la meglio su di lui, chiudendolo al suolo senza scampo; partenza alla grande anche per Manuel, che ha schiantato di prepotenza il forte kazako Zhaaaksybek Zhenisbek, prima di incontrare il campione europeo Walyde Khyar: dopo una fase iniziale di grande concitato equilibrio il francese si è scoperto, giocandosi in un temibilissimo gioco di contatto; è stato quindi lui ad avere la meglio, schiantando l’azzurro, dapprima ottenendo waza-ari, quindi ippon.

L’altra azzurra in gara oggi, Romina Passa, purtroppo non è riuscita a contrastare la furia giapponese di Mikoto Tsunemi, ed è fatalmente rimasta ingabbiata al suolo.

Le medaglie d’oro di oggi sono andate a KoreaKazakhstan e Giappone. A conquistare i 44 kg è stata infatti la koreana Hyekyeong Lee che in finale ha dato del filo da torcere alla giapponese Riko Igarashi; i bronzi sono andati alla mongola Narantsetseg Ganbaatar e alla brasiliana Rita ReisFuna Tonaki ha invece sbaragliato i 48 kg, ingabbiando in finale la slovena Marusa Stangar; sul terzo gradino del podio la nipponica Mikoto Tsunemi e la francese Sephora Corcher. Al kazakho Magzhan Shamshadin il titolo iridato dei 55 kg: spettacolare la finalissima in cui ha schiantato senza appello il koreano Harim Lee; le medaglie di bronzo al georgiano Irakli Kupatadze e al mongolo Amartuvshin Bayaraa. Già campione iridato under 17 nel 2011, torna sul tetto del mondo il giapponese Ryuju Nagayama: nella finalissima dei 60 kg, il giapponese ha fulminato il talento mongolo Tsendochir Tsogtbaatar. In bronzo il francese Walide Khyar e iil coreano Channyeong Kim. Il medagliere della prima giornata si conclude con il Giappone al comando (2 1 1 ), davanti a Korea del sud (1 1 1), Kazakhstan (1 0 0) e Mongolia (0 1 2).

Domani sul tatami della IPIC Arena di Abu Dhabi, il campione iridato under 18 Giovanni Esposito: in una pool tutt’altro che banale dove tra gli altri campeggia anche il nome del campione europeo in carica Pavel Patokov, Giovanni esordirà col bosniaco Petar Zadro. L’appuntamento è per le 11:00 ora locale, le 9:00 italiane.

 

 

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  1. carmine says:

    Qualcuno sa che fine ha fatto Elios Manzi. Dagli assoluti di Asti credo non abbia più calpestato un tatami. Salviamo il “soldato Elios”.

    • Alessandro Comi says:

      Il “soldato Elios” non ha bisogno di essere salvato: è fermo per infortunio da lungo tempo purtroppo…ma lo ritroveremo sul tatami molto molto molto presto, in Italia prima, all’estero poi. AC

      • carmine says:

        Bene. Mi fa piacere sapere che presto rivedremo il “talento” indiscusso di Manzi. Forse l’unico che può misurarsi senza sudditanze psicologiche e portare a casa risultati a livello internazionale.

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