Correva l’anno… 1980 (terza parte)

Correva l’anno… 1980 (terza parte)

Amiche e amici di Italiajudo, la rubrica “Correva l’anno” ci porta per la terza volta nel 1980, anno dorato per il judo italiano. La protagonista del nostro appuntamento è oggi un apprezzatissimo tecnico federale, è stata una grande atleta negli anni 70-80, facendo parte di una squadra femminile veramente talentuosa e vincente. Stiamo parlando di […]

Pubblicato da A. Cau il 9 Dic 2015 in Iglesias

Amiche e amici di Italiajudo, la rubrica “Correva l’anno” ci porta per la terza volta nel 1980, anno dorato per il judo italiano.
La protagonista del nostro appuntamento è oggi un apprezzatissimo tecnico federale, è stata una grande atleta negli anni 70-80, facendo parte di una squadra femminile veramente talentuosa e vincente. Stiamo parlando di Laura Di Toma.

Nel 1980 è capace di centrare la doppietta argento mondiale ed oro europeo.

Campionato del mondo di New York (cat. -61 Kg). Negli ottavi di finale sconfigge l’argentina Guadagnini, nei quarti l’austriaca Herta Reiter, in semifinale la francese Martine Rottier, ma in finale deve arrendersi all’olandese Anita Staps.

L’oro europeo (terzo della carriera), arriva ad Udine sempre nella cat. -61 Kg, dove in finale sconfigge la francese Brigitte Deydier. Completano il podio la yugoslava Marina Angelovic e la belga Jeannine Peeters

Laura Di Toma, oltre all’argento mondiale, può annoverare nel suo palmares 10 medaglie europee (4 ori, 1 argento, 5 bronzi), 7 medaglie in tornei internazionali (3 ori, 2 argenti, 2 bronzi) e 11 medaglie ai campionati italiani senior (6 ori, 2 argenti, 3 bronzi).

Partecipò anche a gare nella cat. Open ai campionati europei vincendo un oro e un bronzo.

E’ una delle protagoniste della lotta del judo femminile per entrare nel programma olimpico. Infatti, dopo il Campionato del Mondo di New York è partita la lotta ufficiale per l’inserimento del Judo Femminile alle Olimpiadi che è durata ben 8 anni: tutte le medagliate di quel mondiale hanno scritto al Comitato Olimpico Internazionale per essere ammesse ai Giochi minacciando di citare in giudizio il CIO. Laura e le altre atlete italiane medagliate a New York 1980 erano tra loro.


  1. ylenia says:

    Una sola parola…GRAZIE!!!

    • ylenia says:

      …e voglio precisare: anche se per qualcuno l’ombra Olimpica porta con se non solo migliorie, io non posso che ringraziare chi ha reso possibile ciò che per me è stato gioria e dolore, lavoro e passione…grazie ragazze! Grazie perché avete seminato qualcosa di prezioso non solo per voi, ma per la storia del JUDO tutta!!!

  2. pat says:

    Le sono amica da anni ,da sempre la conosco ,e non posso che esserle grata dell’amicizia che ci lega
    Quando avevo 14 anni lei era già una big(anche se non è molto più vecchia di me) e quando entrava sul tatami incuteva sogezzione e timore a noi atlete ,a distanza di anni ho scoperto che il suo atteggiamente era solo timidezza e che la paura era un fattore comune
    Bella dentro solare ,gentile esperta e non so quali altri agettivi elencare in uno unico “signora del judo” xchè è nella signorilità dell’anima che risiede tutto

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