Svelate le novità arbitrali 2014-2016

Svelate le novità arbitrali 2014-2016

“A vincere devono essere i migliori” : con questo auspicio l’International Judo Federation ha divulgato le nuove norme arbitrali per il quadriennio olimpico che terminerà con Rio 2016. In seguito ai mondiali junior di Lubijana la commissione arbitrale IJF si è infatti riunita col supporto di videoriprese e statistiche per valutare l’efficacia delle norme introdotte […]

Pubblicato da AC il 28 Nov 2013 in Monza

“A vincere devono essere i migliori” : con questo auspicio l’International Judo Federation ha divulgato le nuove norme arbitrali per il quadriennio olimpico che terminerà con Rio 2016.

In seguito ai mondiali junior di Lubijana la commissione arbitrale IJF si è infatti riunita col supporto di videoriprese e statistiche per valutare l’efficacia delle norme introdotte quest’anno in via sperimentale.

Oltre alla conferma delle decisioni precedenti la commissione ha introdotto alcune novità con l’obiettivo – si spera – di migliorarne l’applicazione.

Di seguito riportiamo in breve le nuove indicazioni:

ASSEGNAZIONE DELL’IPPON IN CASO DI “ROLLING”

–        In caso di caduta sul dorso con rotolamento ma senza impatto netto col tatami, non sarà assegnato l’ippon.

ASSEGNAZIONE DELLE PENALITA’

–         L’assegnazione delle penalità non comporterà più l’interruzione del combattimento: la sanzione sarà comminata senza decretare il Matte se non in caso di uscita dall’area.

–        Se le prese vengono rotte per due volte nel corso della medesima azione, la terza volta sarà assegnata una penalità all’atleta che rompe il kumikata.

OSAE-KOMI IN POSIZINE URA

–        Nel ne-waza torna valida la posizione “ura” per il conteggio dell’osae-komi.

SHIME WAZA

–        Nelle azioni di shime-waza viene posto divieto all’uso della cintura e del “gonnellino” sia proprio che dell’avversario, ovvero l’uso diretto delle dita.

UNDER 18 e UNDER 21

–        Nelle competizioni internazionali per la classe under 18 cadetti sarà reintrodotto  il doppio recupero, ovvero sarà messo a punto un ulteriore sistema di ripescaggio che consenta lo svolgimento di un numero maggiore di incontri per ciascun atleta.

–        A partire dai prossimi Campionati Mondiali Cadetti 2015, anche per la categoria under 18 sarà organizzato il mondiale a squadre.

–     Per consentire una migliore suddivisione delle teste di serie anche nelle categoria under 18 e under 21 sarà messa a punto una Ranking List mondale anche per le categorie giovanili.

UNIFORME AL TERMINE DELL’INCONTRO

–        Nel lasciare l’area di gara ogni atleta ha l’obbligo di vestire judogi e cintura in modo appropriato, senza rimuoverne alcuna parte in anticipo.

TEMPO DI GARA

–        Il tempo di gara per le categorie senior femminili scenda da cinque a quattro minuti.

CONTROLLO DEL PESO

–        La mattina della gara, prima dello svolgimento del primo incontro saranno organizzati controlli a campione per la verifica del peso: il controllo si svolgerà con le medesime modalità del peso ufficiale ed il limite massimo consentito rispetto alla categoria di peso di ciascun atleta è del  5% senza judogi.

–        Nelle gare a squadre che seguono le competizioni individuali la tolleranza sarà di 2 kg, per gli atleti che hanno già combattuto nella gara individuale.

JUDOGI CHECK

–        E’ in fase di studio un nuovo sistema per il controllo/misura del judo-gi.

SQUALIFICA PER DOPING

–        In caso di squalifica per doping, l’atleta squalificato verrà eliminato dal tabellone e, dove possibile, sarà stilata una nuova classifica.

INTERVENTO DELLA COMMISSIONE ARBITRALE IJF

–        Nelle competizioni internazionali l’intervento diretto della giuria IJF sarà limitato alle occasioni in cui fosse riscontrato un errore che necessita immediata rettifica. Ai tecnici se non è consentito diritto di replica alle decisioni prese, è tuttavia consentito richiedere spiegazioni e prendere visione delle ragioni che hanno determinato l’intervento della giuria.

RANKING ARBITRI

–        Sarà introdotto un sistema di classificazione del livello degli arbitri internazionali che prevede la creazione di tre gruppi di circa 20 elementi ciascuno.

In questi giorni la commissione internazionale ha anche ufficializzato l’elenco dei dieci candidati all’esame per il passaggio ad arbitro mondiale che si terrà ad Obewart in occasione dell’European Open del prossimo 15 e 16 febbraio 2014: per l’Italia sarà presente l’arbitro Gianfranco Minissale.

Manca invece da parecchio la promozione di un italiano tra gli arbitri internazionali: il 2014 potrà essere un anno buono per conoscere chi tra i promettenti giovani e meno giovani arbitri nazionali avrà l’occasione e l’onore di cimentarsi con successo nell’esame, andando ad infoltire il gruppo dei tredici azzurri che in questi anni si sono ben cimentati sui più prestigiosi tatmi d’Europa e del mondo.

A livello internazionale, le nuove norme arbitrali entraranno in vigore dall’ 1 gennaio 2014: attendiamo le reazioni e le decisioni italiane.

 

 

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  1. Fabio says:

    Alcuni aggiustamenti sono interessanti, altri troppo cervellotici. Si lascia troppa libertà interpretativa a mio parere.
    Ma la cosa che mi lascia veramente interdetto è la riduzione del tempo di combattimento per le classi femminili, ma cosa significa? La federazione internazionale ci sta dicendo che la tanto sbandierata parità dei sessi in realtà non esiste.

  2. Giuseppe says:

    Mi sembra tutto molto buono… mi la perplesso come fare ad assegnare shidi senza dare il matte. Nn si capirà un tubo e soprattutto l atleta potrebbe nn accorgersi di aver subito shido e perché. E poi se ad es da una presa incrociata l arbitro assegna shido semza interrompere gli atleti. E da lu nasce un aziobe valutabile. Boh! Sarebbe bello una raking degli arbitri anche in talua e pubblica. Così ognuno puo sapere com è stata valutato ad ogni gara e capire perché è stato convicato un altro.

  3. Alberto Di Francia says:

    Di solito, di fronte a cambiamenti regolamentari che hanno come motivazione quella di favorire il ritorno ad un judo più bello e più conforme a quello delle origini (quello, per intenderci, che una volta si definiva Kodokan Judo) cerco di avere un pregiudizio genericamente favorevole, prima di esprimermi.
    E’ stato questo il caso della direttiva, emanata da WJF e UEJ, che sanzionando le tecniche con prese alle gambe, intendeva promuovere un Judo meno statico e favorire un ritorno a tecniche che potremmo definire più “classiche”.
    Pur nutrendo qualche diffidenza ho preferito aspettare l’applicazione delle nuove regole prima di pronunciarmi.
    Debbo constatare, purtroppo, che come tutte le regole astratte, la loro applicazione concreta –ovvero tradotta in gestione arbitrale – ha finito, paradossalmente, nel risolversi nell’esatto contrario.
    Capita così di assistere a decisioni che finiscono per sanzionare anche il minimo sfioramento della gamba e, dunque, ad un aumento di interventismo arbitrale a danno dei contenuti tecnici reali.
    Questo perché le nuove regole hanno omesso di suggerire una diversa considerazione della volontarietà dell’azione.
    Tori attacca; nello svolgimento dell’azione un braccio (o addirittura un gomito, è capitato anche questo) tocca la gamba di uke; l’arbitro interviene e sanziona.
    Il contrario di quanto avviene persino nel calcio, dove la volontarietà del fallo di mano conta e come! Questo nel Judo non esiste, basta un semplice contatto per instaurare una sorta di cortocircuito da punire con la massima severità.
    Tralascio lo sbigottimento di atleti costretti a subire sanzioni che appaiono prive di fondamento e che comunque non permette riparo e riparazione (come ci si allena a non cadere nella casualità di un contatto involontario?).
    Penso che i nostri dirigenti arbitrali potrebbero iniziare a premere sugli organismi internazionali per un ripensamento che non ci faccia pensare a quel vecchio proverbio per il quale le strade dell’inferno sono di solito lastricate di buone intenzioni.
    Alberto Di Francia

  4. paolo says:

    spesso fatico a capire degli Ippon che sono degli Ikkomigaeshi.
    purtroppo sono rimasto a :
    ippon :caduta sul dorso con lancio e distacco dei corpi.
    wazari : quasi ippon
    juko : caduta sul fianco
    te guruma e kata guruma sono tecniche di judo : perche’ non devono essere ammesse
    non capisco perche’ tutto questo debba essere distorto e in funzione di cosa.
    forse sono troppo antico
    la conclusione e’ che al grande slem di tokyo si vede solo uchi mata e poco altro

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