“O con lo scudo, o sopra lo scudo”

“O con lo scudo, o sopra lo scudo”

Ho letto la notizia di ieri inerente l’associazione Italiadecide, presieduta dal prof. Luciano Violante, presidente della camera dei deputati dal 1996 al 2001 e Presidente della Commissione parlamentare antimafia dal 1992 al 1994. Ebbene, Italiadecide ha deciso, scusatemi il giro di parole, di dedicarsi anche al calcio, con lo scopo di suggerire le riforme che […]

Pubblicato da Ennebi il 29 Lug 2015 in Galway, Irlanda

Ho letto la notizia di ieri inerente l’associazione Italiadecide, presieduta dal prof. Luciano Violante, presidente della camera dei deputati dal 1996 al 2001 e Presidente della Commissione parlamentare antimafia dal 1992 al 1994.

Ebbene, Italiadecide ha deciso, scusatemi il giro di parole, di dedicarsi anche al calcio, con lo scopo di suggerire le riforme che possono renderlo diverso.

Per raggiungere questo ambizioso obiettivo sono state organizzate quattro audizioni con nomi di primissimo piano a raccontare la situazione, come il presidente delle Federcalcio, Carlo Tavecchio, e il numero uno della Lega di serie A, Maurizio Beretta.

La notizia di Italiadecide mi ha spinto a scrivere queste righe.

Mi sono da sempre interessato di politica e piu’ in particolare di quella legata al mondo dello sport, e dunque l’articolo di Stefano Iannacone mi ha portato, in modo del tutto naturale, alla seguente riflessione.

 

Trovo profondamente ingiusto che si voglia riformare il calcio senza toccare tutti gli altri sport, che pure meritano attenzione e che da anni sono lasciati nel dimenticatoio.

Trovo profondamente ingiusto che noi judoka, cosi’ come i karateka e i lottatori, ma anche coloro che praticano sumo, aikido e ju jitzu, siano costretti a subire le irregolarita’ di uno Statuto che non solo viola i principi fondamentali dettati dal CONI, ma persino la nostra costituzione, senza entrare nel merito della legge Melandri.

Trovo profondamente ingiusto che non tutti i club abbiano diritto di voto.

Trovo profondamente ingiusto che vi sia una cosi’ ampia disparita’ di voti tra i club, inasprita dalle doppie e dalle triple affiliazioni, tanto da consentire a pochi di precostituire delle maggioranze assolute.

Trovo profondamente ingiusto che le candidature alla carica di presidente, ma anche quelle per la carica di consigliere nazionale, siano blindate da “proposte di candidatura” oscene e anticostituzionali, tanto per usare degli eufemismi.

Trovo profondamente ingiusto che dal 1981 in poi abbiamo avuto un solo candiato presidente in tutte le elezioni che si sono susseguite negli ultimi decenni.

Trovo profondamente ingiusto che non sia chiaro quante societa’ siano realmente affiliate alla FIJLKAM.

Trovo profondamente ingiusto che grazie ad un accordo ai limiti della legalita’, vi sia una federazione sportiva, le cui societa’ non pagano quota associativa e al contempo godono dei diritti e dei vantaggi – ma non dei doveri – che le altre associani sportive afiiliate alla FIJLKAM, e quindi paganti, hanno.

Trovo profondamente ingiusto che nella federazione di cui sono orgogliosamente membro non vi sia democrazia.

Trovo profondamente ingiusto che non si applichi con la massima urgenza una riforma del mondo sportivo, che  è impellente laddove esiste un’emorragia di risorse investite in un professionismo militare ormai obsoleto.

 

La notizia di Italiadecide mi ha spinto a scrivere queste righe.

Mi chiedo, dunque, come mai si vuole riformare solamente il calcio e non tutto il sistema CONI?

Ho scritto dunque al professor Luciano Violante. Con molta probabilita’ non ricevero’ mai una risposta.

 

Non voglio tuttavia arrendermi e da combattente quale sono, continuero’ la battaglia per il cambio dello Statuto FIJLKAM, condivisa ormai da migliaia di tesserati.

 

“O con lo scudo, o sopra lo scudo”

 

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