Reazioni Francesi!

Reazioni Francesi!

Di seguito riportiamo le reazioni all’indomani del Grande Slam di Parigi tenutosi l’8 e il 9 febbraio 2014 da parte dei tecnici francesi Martine Dupont e Stéphane Frémont, rispettivamente direttrice dell’alto livello delle squadre nazionali e responsabile delle squadre maschili. I tecnici fanno un bilancio delle due giornate di gara in termini di quantità di […]

Pubblicato da Michi il 25 Feb 2014 in Milano

Di seguito riportiamo le reazioni all’indomani del Grande Slam di Parigi tenutosi l’8 e il 9 febbraio 2014 da parte dei tecnici francesi Martine Dupont e Stéphane Frémont, rispettivamente direttrice dell’alto livello delle squadre nazionali e responsabile delle squadre maschili.

I tecnici fanno un bilancio delle due giornate di gara in termini di quantità di medaglie (2 ori, 5 argenti, 5 bronzi e 5 quinti posti), qualità tecnica e attitudine; dopo una prima introduzione sulla squadra parlano di ogni singolo atleta. Il metro di giudizio non è lo stesso per tutti gli atleti: dipende molto dall’età dell’atleta, dai precedenti risultati, dalla sua condizione, dagli obiettivi della stagione, dai recenti infortuni. Non parlano in senso assoluto, ma differenziano molto per ciascuno. Per esempio, nei 73 Legrand si e’ piazzato al terzo posto, pero’ è già medagliato mondiale e olimpico e i tecnici vedono il terzo posto come sufficiente (parliamo sempre di un Grande Slam), ma non abbastanza, mentre il quinto posto di Allardon è visto positivamente essendo lui giovane e poco titolato nei senior. O ancora nei 48kg Buchard (junior) si e’ classificata al terzo posto e ne hanno parlato benissimo, mentre Tcheumeo nei 78 kg ha ottenuto anche lei la terza piazza, ma i tecnici ne hanno parlato più severamente.
Cio’ che va sicuramente sottolineato, riguarda un discorso di concorrenza fra gli atleti in ogni categoria: i tecnici dicono chiaramente che nessuno può sentirsi sicuro del suo posto da titolare e questo è di grande stimolo per gli altri che hanno sempre la possibilità di ribaltare la situazione.
A voi l’intervista fatta ai due tecnici.

Com’è il bilancio dopo queste due giornate di gara?

S.F. Senza dubbio positivo, concludiamo queste due giornate con la vittoria di Cyrille Maret che ha realizzato un’ottima giornata battendo Krplalek e Grol che lo precedevano nella ranking list; Cyrille si è messo, da circa un anno, in una vera ottica di lavoro e di progresso che lo hanno portato a migliorare moltissimo, ora deve continuare così per poter puntare a un titolo europeo e mondiale.

Loic Pietri ha fatto una bella gara e continua una stagione molto positiva (bronzo europeo, oro mondiale). La finale è la stessa dei campionati del mondo e Loic si trova a far fronte a un avversario di valore con cui,  nei prossimi 900 giorni che restano prima delle olimpiadi, si scontrerà a tutte le gare che faranno entrambi… é assolutamente necessario trovare delle strategie e dei metodi per poterlo battere costantemente.

M.D. Con dodici medaglie possiamo ritenerci soddisfatti. Penso che l’apice di questi due giorni sia stato raggiunto con la finale tutta francese dei 63 kg fra Agbegnenou e Bellard.

Al di là delle cifre, ci sono degli elementi positivi nell’attitudine degli atleti, soprattutto in coloro che non erano favoriti?

M.D. Nei 57 kg, Blot (5^) ha realizzato un’ottima giornata battendosi fino alla fine in ogni incontro, inoltre ci tengo a menzionare le prestazioni di Guillame Chaine (7°) e Johnathan Allardon (5°) che in una categoria in cui la concorrenza è elevatissima hanno risposto presente.

Nella categoria dei 90kg rimaniamo, alla fine di queste giornate, con più punti di domanda che certezze…

S.F. Sicuramente. Siamo delusi dalla performance del campione francese (I div.) in carica Alexandre Iddir che è in un processo di miglioramento in allenamento, ma che deve saper applicare i progressi nelle competizioni con costanza. E’ positivo il ritorno di Romain Buffet (7°) che ha sconfitto il campione del mondo Ashley Gonzalez, bisogna che Romain si confronti e riprenda confidenza con questo tipo di avversari. Massimino e Gobert non riescono a fare il salto di qualità sulle competizioni importanti. Il comitato di selezione si riunirà per attuare delle strategie in modo da fare emergere qualcuno in questa categoria.

All’interno della nazionale ci sono dei leader che rispondono presente. Fra gli altri, che erano selezionati per poter sfruttare un’occasione, chi vi ha impressionato? 

S.F. Sicuramente Loic Korval (66kg) che è riuscito a conquistare una medaglia dopo un lungo periodo senza risultati internazionali, Loic è andato a prendersi quello che stava cercando. Questo bronzo gli consente di rimanere nella corsa per la selezione agli europei e agli altri tornei di qualificazione. Mediocre la prestazione di Dimitri Dragin (1v,1p) che nell’ultimo minuto d’incontro contro il mongolo non tenta il tutto per tutto, a 29 anni dovrebbe farsi delle domande. Buona la prestazione di Allardon (5°) che non conquista la medaglia, ma che ha mostrato delle ottime qualità.

Ci sono delle categorie con un’altissima densità di atleti competitivi, per lo staff questo rappresenta un problema o un vantaggio?

S.F. E’ un vantaggio, nelle categorie “ricche” bisogna che si continui in un’ottica di emulazione e concorrenza.

M.D. Per gli atleti titolari è un elemento di disturbo, stanno meglio quando sono sicuri del loro posto, ma per noi è importante che gli atleti si mettano in un’ottica di emulazione e il fatto che gli outsider vadano a disturbare i titolari, alza il livello nelle categorie e obbliga a continuare ad allenarsi e migliorare

 

2014-reactions-tournoi-paris


  1. Alessio LEO says:

    Quello francese e’ un gran movimento. Sono un gradino sopra.

  2. Zanesco Claudio says:

    ma c’erano Italiani a Parigi?

    • amministratore says:

      C’erano 15 italiani in rappresentanza della FIJLKAM a Parigi in quel week end, ma erano lottatori, li’ per un grand prix molto importante di lotta!

      Nessun italiano ha preso parte al grande slam di judo, purtroppo.

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